Esame Clinico Illustrato

EOP apparato respiratorio: percussione del torace

La finalità dell'esame di percussione del torace è quella di stabilire, nel limite del possibile, le condizioni fisiche del polmone in relazione:
    -- al suo contenuto d'aria,
    -- alla sua espansionee
    -- ed alle condizioni intratoraciche che possono ostacolarne la funzione.

In particolare ci proponiamo di
    1) verificare la sonorità del torace per stimare la distribuzione dell'aria nel polmone e nella cavità toracica
    2) delimitare i limiti polmonari per mettere in evidenza eventuali aumenti o diminuzioni del volume.

Tecnica di percussione del torace

Allo scopo di assegnare una localizzazione - e quindi rendere possibile una descrizione topografica - dei reperti ottenuti sul torace, in maniera convenzionale può venire utilizzata la suddivisione del torace secondo il metodo proposto dal Vogel.
Secondo questo metodo il torace viene suddiviso in zone atraverso linee tracciate con riferimento a particolari punti anatomici.

Nello specifico, la parete toracica viene divisa in nove quadrati delimitati dalle seguenti linee:
1) una linea orizzontale che parte dall'estremità inferiore dell'angolo esterno dell'ileo e raggiunge la tuberosità acromiana della scapola, detta "linea superiore del Vogel";
2) una linea orizzontale, parallela alla precedente, posizionata all'altezza della punta della spalla (articolazione scapolo-omerale), detta "linea inferiore del Vogel";
3) una linea verticale che parte dalla sommità del garrese e cade lungo il margine posteriore dell'olecrano (coll'animale in appiombo);
4) una linea verticale che passa rasente l'ultima costa
5) un'ultima linea verticale, intermedia, che cade equidistante dalle ultime due.

In tal modo ogni emitorace risulta suddiviso in tre zone superiori, tre medie e tre inferiori, consentendo di utilizzare, per una descrizione topografica, le seguenti dizioni: zona antero-superiore, anteriore-media, antero-inferiore; ed ancora zona media-superiore, media-media, media-inferiore; e infine zona superiore-posteriore, media-posteriore, infero-superiore.

Nei grossi animali la percussione va di massima eseguita strumentalmente, con martelletto e plessimetro.
Non è pero detto che anche la percussione digito-digitale non possa fornire utili risultati, anzi con particolari scopi, come sarebbero quelli di delimitare il confine con la zona cardiaca, di esplorare zone superficiali del parenchima e di esaminare i bordi polmonari, il metodo digito-digitale può risultare più indicato. E ciò soprattutto nel cavallo.
Il metodo digito-digitale è, comunque, il metodo di scelta per la percussione del torace nei piccoli animali.

Per eseguire la percussione del torace è indicato porsi di fianco al soggetto, rivolti verso la testa del soggetto stesso.

Le linee di percussione possono seguire una direzione verticale dall'alto al basso, o una direzione a raggiera, o una direzione orrizzontale.

In ogni caso con colpi distanti pochi centimetri l'uno dall'altro.

L'importante è eseguire la percussione su tutta l'area di proiezione polmonare, in modo da non trascurare alcuna parte di parenchima potenzialmente esplorabile.

L'esigenza di dover esplorare con la percussione la maggior parte di parenchima polmonare possibile, nei piccoli animali è favorita dalla possibilità di fare spostare in avanti l'arto dell'animale.
Così facendo si renderà disponibile per la percussione la porzione di parenchima polmonare posta cranialmente al cuore.

Nello specifico del cane e del gatto, poi, lo spostamento in avanti dell'arto anteriore rende percuotibile anche la porzione apicale del polmone, posta cranialmente al cuore.

In questi animali, pertanto, la percussione seguirà quest'ordine.
Si parte dall'alto appena al di dietro della spalla e si procede in direzione cranio-ventrale (sonorità attesa = chiaro polmonare).
Costeggiando così cranialmente il cuore si giunge fino al limite dei campi polmonari al di sopra dello sterno, verificando in tal modo lo stato del parenchima dei lobi polmonari (sonorità attesa = chiaro polmonare e poi ottusità dei muscoli dello sterno).
A questo punto si procede in direzione caudale dove si incontrerà l'ottusità cardica.

 

Nel cavallo e bovino con abbondante pannicolo adiposo sottocutaneo non è necessario seguire gli spazi intercostali; in quelli invece in cui fra una costa e l'altra risulta ben evidente il solco intercostale, diventa indispensabile far scorrere il plessimetro lungo il solco medesimo, evitando, così, che sotto al plessimetro venga a stabilirsi uno spazio vuoto che potrebbe falsare l'esito della percussione.