Esame Clinico Illustrato

EOP apparato digerente: esame del rumine

Il rumine, in virtù della sua dimensione e della sua posizione, si offre molto bene alle indagini cliniche dirette.
Ecco che così esso può essere sottoposto a:

ispezione;
palpazione;
percussione;
auscultazione.

Di seguito vengono presentate le singole manualità.

Ispezione del rumine

L'ispezione del rumine si pratica esaminando il fianco sinistro ed ha lo scopo di valutarne le modificazioni di forma o di volume.
A tal fine ci si pone sia al davanti che al di dietro dell'animale.

Sempre con l'ispezione, in particolare se portata sulla fossa del fianco sinistro, si valuta l'attività motoria del rumine.
Essa si rende evidente attraverso dei sollevamenti e degli abbasssamenti della parete della fossa del fianco, determinati da sollevamenti ed abbassamenti del sacco dorsale del rumine.
Essi non si susseguono ritmicamente, ad eguale distanza di tempo; per questo motivo per valutarne la frequenza essi vanno contati per almeno cinque minuti.
In questo periodo di tempo se ne contano fisiologicamente da 10 a 14.

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Palpazione del rumine

La palpazione del rumine si esegue palpando superficialmente o comprimendo ripetutamente ed in più punti con la mano destra chiusa a pugno, il fianco sinistro, ed in modo particolare la fossa del fianco.

 

Le finalità dell'esame di palpazione del rumine attraverso il fianco sinistro consistono nella valutazione dei seguenti elementi:
    --) stato di ripienezza del viscere;
    --) consistenza del suo contenuto;
    --) tensione elastica della sua parete;
    --) sensibilità della stessa;
    --) eventuale presenza di neoformazioni sulla sierosa peritoneale corrispondente alla fossa del fianco sinistro.

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Percussione del rumine

La percussione del rumine si effettua col plessimetro e martelletto del rumine, esplorando tutto il fianco sinistro, dalle regioni più dorsali a quelle più ventrali.

E' buona abitudine procedere alla percussione anche della parte di rumine coperta dalle coste.
La risonanza che si ottiene in un rumine funzionante risulta fondamentalmente chiara, con tendenza al soprachiaro/timpanico nelle regioni più dorsali e chiaro-smorzato/subottuso nelle porzioni più declivi.

Le finalità dell'esame di percussione, quindi, consistono:
    --) nella valutazione della stratificazione del contenuto ruminale (conseguente alla efficacia della funzionalità motoria e alla consistenza e costituzione fisica - composizione del contenuto ruminale);
    --) nella ricerca di eventuali variazioni di risonanza indipendenti da modificazioni della costituzione fisica del contenuto ruminale (conseguenti, per esempio, alla interposizione fra rumine e parete addominale dell'abomaso, alla presenza di sacche purulente rumino-peritoneali, alla presenza di raccolte essudatizie/trasudatizie peritoneali, alla interposizone di tessuto compatto come mesoteliomi o panni di fibrina organizzati).

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Auscultazione del rumine

La ascoltazione del rumine si effettua appoggiando il fonendoscopio sulla fossa del fianco di sinistra o nelle zone immediatamente sottostanti.
In questo modo si odono i rumori provenienti dal sacco dorsale; ascoltando, invece, a livello delle zone inferiori si odono quelli del sacco ventrale.
E' buona abitudine procedere alla ascoltazione anche della parte di rumine coperta dalle coste (vedi doppia ascoltazione per la diagnosi di dislocazione dell'abomaso).

Alla ascoltazione, in un rumine funzionante, si possono percepire due tipi di rumori:
--) rumori principali, o di cascata, legati allo sfregamento del contenuto ruminale contro le pareti e delle particelle solide fra di loro.
Essi cominciano lievi, in lontananza, insieme all'inizio del sollevamento della fossa del fianco; poi vanno man mano aumentando, come si avvicinassero sempre più al nostro orecchio, raggiungendo la loro massima intensità in concomitanza alla maggiore distensione della parete della fossa del fianco. In seguito, con l'abbassamento di questa, diminuiscono e scompaiono, dando l'impression di allontanarsi dall'orecchio.
--) rumori secondari, o di fermentazione, udibili nelle fasi di assenza dei primi, di carattere crepitante, paragonabili a quelli che si percepiscono ponendo l'orecchio su un tino di mosto in fermentazione.

 

Mentre l'intensità e la frequenza dei rumori di cascata ci offrono la misura dell'attività motoria del rumine e una stima della costituzione fisica (grossolanità) del suo contenuto, quella dei rumori secondari ci danno un'idea dell'entità dei processi fermentativi.

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