Tare Genetiche del Bovino

 

Paresi Spastica

 

Sintomatologia della Paresi spastica

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Con il termine di Paresi Spastica identifichiamo una malattia sporadica neuromuscolare del bovino caratterizzata clinicamente da una iperestensione degli arti posteriori (“garretto dritto”) dovuta ad una contrazione dei muscoli che formano il tendine di Achille. I sintomi di Paresi Spastica compaiono generalmente all’età di 3-8 mesi, sebbene sintomi possono essere osservati già a partire da poche settimane di vita. Più rari sono i casi in cui la malattia compare tardivamente, dopo i 3 anni di età.

Negli stadi iniziali il segno clinico più evidente è l’iperestensione del garretto con un aumento dell’angolo tibio-tarsico (“garretto dritto”). La patologia è progressiva ma con un decorso non prevedibile, poche settimane o mesi; l’iperestensione degli arti si aggrava ed il calcaneo tende a raddrizzarsi. La grassella può essere leggermente flessa e si possono osservare tremori muscolari a livello di arti colpiti. L’andatura è rigida e non c’è una normale flessione del garretto.

Gli arti sono tenuti in modo che l’estremità tocca terra col piede o rimangono completamente sollevati ed estesi all’indietro.

In questi casi l’animale utilizza solo tre arti per camminare; l’arto colpito è mantenuto permanentemente in estensione e lo stato contrattuale provoca un tipico movimento “a pendolo”, con un maggior movimento all’articolazione coxo-femorale. Questo sintomo è più evidente subito dopo che l’animale si è alzato, quando è possibile osservare anche un inarcamento del dorso ed un innalzamento della punta della coda.

Nella maggior parte dei casi viene colpito un solo arto: se appaiono interessati entrambi gli arti l’animale sorregge il peso del corpo alternativamente su ogni arto.

Da notare che in decubito l’animale è normale, ed anche il tono muscolare dei muscoli colpiti appare normale, come dimostrato da studi elettromiografici.

La Paresi Spastica è causata da una contrazione spastica dei muscoli antigravitazionali, estensori del piede -muscolo gastrocnemio ed flessore superficiale delle dita-. Anche altri muscoli -bicipite femorale, semitendinoso, semimembranoso, quadricipite femorale ed adduttori- posso essere coinvolti. La contrazione del quadricipite femorale caratterizza una forma atipica di Paresi Spastica del quadricipite femorale descritta recentemente, osservata per la prima volta in vitelli di razza Blue Belga ma identificata anche in animali di razza Romagnola. In questi casi gli arti posteriori mostrano un movimento di dondolamento in direzione anteriore.

Sintomatologia della Paresi spastica

La spasticità muscolare potrebbe essere attribuita ad una ipereccitabilià del riflesso miotatico ("riflesso da stiramento"). L'alterazione è localizzata primariamente nella via dei gamma, per un anomalo funzionamento dei gamma motoneuroni. Sulla base di questa ipotesi patogenetica tuttavia è ancora sconosciuto se la iperstimolazione della via gamma è dovuta ad una intrinseca iperattività dei gamma motoneuroni o ad una mancanza di meccanismi inibitori; in questo ultimo caso potrebbe giocare un ruolo importante un difetto di regolazione della via discendente in partenza dal nucleo rosso (via rubro-spinale) o dal nucleo vestibolare laterale (via vestibolo-spinale).

Sebbene una componente ereditaria sembra evidente, non è ancora stato possibile chiarire definitivamente il tipo di ereditarietà (dominate o recessiva), nè la entità di penetranza del o dei geni responsabili. Secondo molti autori si potrebbe trattare di un gene recessivo, con scarsa od incompleta penetranza. Si può ipotizzare che fattori ambientali (piante tossiche?), nutrizionali (deficit di elementi in traccia, Mn, Ca, P, Cu, Zn, Co, I, Se?; deficit vitaminici, vit. A?), metabolici (squilibri Cu/Zn?) od individuali possono giocare un ruolo importante nella comparsa della malattia.

Sono state suggerite alcune terapie, come tenotomia del tendine gastrocnemio e nevrectomia di branche del nervo tibiale deputate all'innervazione del muscolo gastrocnemio. La nostra esperienza si limita alla nevrectomia del nervo tibiale la quale ha mostrato risultati soddisfacenti ma non una completa guarigione.